di Arianna Tarquini
Uno studio della Brighton and Sussex Medical School britannica pubblicato da Frontiers in Immunology, di recente riporta un dato allarmante: se ci si mette su internet e si digitano su Google le parole AUTISMO e VACCINI, fino a un quarto dei risultati porta a siti che ripropongono bufale e notizie false. I ricercatori di questa scuola britannica hanno effettuato la ricerca ed analizzato le prime 200 risposte, trovando che tra il 10 e il 24% di queste portavano a siti in cui i vaccini erano descritti in modo negativo. In alcuni casi, come nella versione australiana e quella britannica di Google, alcuni di questi risultati appaiono addirittura tra i primi dieci, cosa che non succede in quella statunitense e neppure in quella italiana, dove comunque circa il 13% dei risultati della ricerca è negativo.
Dall’indagine sono emersi anche quali siano le celebrità più menzionate nei siti riguardanti il tema dei vaccini: il più citato è il presidente americano Donald Trump, seguito da Robert Kennedy Junior, dall’attrice Jenny McCarthy, Robert De Niro, Jim Carrey e il nobel Montaigner, tutti contrari ai vaccini. Altresì figurano la ministra della Salute francese Agnes Buzyn e quella italiana Beatrice Lorenzin, autrici entrambe di una legge sull’obbligo.
Questo studio rivela una contaminazione delle informazioni sulla salute disponibili per il pubblico, con una disinformazione che può avere un impatto sulla salute pubblica. Il 10 marzo 2018 è scaduto in Italia il termine per consegnare alle scuole la dichiarazione di avvenuta vaccinazione o un certificato che attesti che vi è una prenotazione presso la Asl per una data successiva al 10 marzo. Le anagrafi vaccinali consentono una procedura semplificata secondo la quale le Asl comunicano direttamente con i servizi scolastici senza che i genitori debbano fornire alle scuole la documentazione.
In Veneto e nel Lazio sono state le Asl a consegnare alle scuole gli elenchi con i bambini che non sono in regola col calendario vaccinale. In tutte le regioni italiane si tratta di un requisito fondamentale, come previsto dalla legge, per continuare a frequentare fino alla fine dell’anno scolastico i nidi e le scuole materne, incluse quelle private non paritarie. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione del termine ultimo ha dichiarato che le vaccinazioni obbligatorie in Italia, con l’approvazione della nuova legge, da quattro (antidifterica, antitetanica, antiepatite B e antipoliomielitica) sono diventati dieci e precisamente sono: Antidifterica, Antipoliomielitica, Antitetanica, Antipertosse, Antiepatite B, Anti Haemophilusinfluenzae tipo B, Antimorbillo, Antiparotite, Antirosolia, Antivaricella. Poi ce ne sono altre, non obbligatorie, ma raccomandate, che sono: anti-pneumococcica; anti-meningococcica C; anti-meningococcica B; anti-rotavirus; anti-HPV per femmine e maschi.
Pubblicato nel mese di Aprile 2018