di Arianna Tarquini
Seguire stili di vita sani aiuta a fare prevenzione e a tenere più lontano il rischio di recidive della malattia del tumore. Le donne da sempre sono più attente agli stili di vita da tenere quando si parla di salute. Di quanto sia importante la prevenzione, si parla spesso ma facciamo un po’ di chiarezza.
È stato recentemente dimostrato quanto sia importante il ruolo che riveste l’attività fisica quotidiana e non. Dunque, in caso di tumore i medici prescrivono non solo chemioterapia e farmaci, ma anche sport, passeggiate, alimentazione corretta e molto altro.
Una dieta troppo ricca di grassi, infatti, aumenta fino al 24% il rischio di recidiva del tumore della mammella. Ingrassare dopo la diagnosi di cancro della mammella e durante le terapie successive è strettamente correlato al rischio di recidiva, poiché si tratta di un fenomeno legato all’incremento dei livelli di insulina. Uno studio su più di 3.000 pazienti ha evidenziato che l’assunzione eccessiva di grassi è correlata ad un incremento del 24% del rischio di recidiva. Nella dieta di queste donne studiate, l’introito calorico quotidiano era rappresentato per più del 28% da grassi di origine vegetale e animale. La ricerca ha dimostrato l’efficacia dei consigli dei medici per modificare il tipo di alimentazione.
È altresì dimostrato il ruolo dei corretti stili di vita nella cosiddetta prevenzione terziaria, che mira a evitare il ritorno della malattia. Bastano 150 minuti di attività fisica a settimana, ad esempio si parla di una camminata veloce o di giardinaggio, per ridurre del 25% la mortalità per tumore della mammella nelle pazienti che hanno già ricevuto la diagnosi rispetto alle sedentarie. E ingrassare di 5 Kg può incrementare fino al 13% la mortalità per la neoplasia.
Attenzione anche al fumo di sigaretta. Le donne che hanno abbandonato questa abitudine ma che in passato hanno fumato da 20 a 35 sigarette presentano un rischio di ricomparsa di carcinoma della mammella del 22%, del 37% per le fumatrici di più di 35 sigarette e, addirittura, del 41% per coloro che non hanno mai smesso. Pazienti che si lasciano la malattia alle spalle e tornano alla vita di prima, spesso senza abbandonare i comportamenti scorretti, dal fumo, alla sedentarietà fino alla dieta sbagliata rischiano moltissimo.
È necessario un impegno maggiore nella prevenzione e molti cittadini hanno scarsa consapevolezza dell’importanza degli stili di vita corretti. La mancata adesione a queste semplici regole, come l’attività fisica costante, una dieta equilibrata e il rifiuto del fumo, rischia di vanificare tutto il lavoro. La prognosi del tumore della mammella nelle donne per esempio, è migliorata negli anni grazie ai progressi nella conoscenza della malattia e alla disponibilità di nuovi trattamenti. Si continuano a registrare continui progressi in questo senso. Recentemente infatti sono state introdotte nella pratica clinica terapie mirate con inibitori di CDK4/6, una nuova classe di farmaci in grado di inibire due proteine coinvolte nella replicazione delle cellule tumorali. La combinazione di queste molecole con la terapia ormonale rappresenta una nuova opzione di trattamento per le pazienti.
Pubblicato nel mese di Ottobre 2018