di Arianna Tarquini

Il tumore dello stomaco è provocato da una massa di cellule in crescita incontrollata che si origina, nella maggior parte dei casi, dal rivestimento interno dell’organo, la mucosa. Nello stomaco il cibo viene processato prima che esso arrivi all’intestino dove vengono assorbite le sostanze nutritive ed eliminate quelle di scarto. È un organo di contenimento, ad aspetto di sacco allungato, con forma e dimensione variabile a seconda della costituzione corporea e delle abitudini alimentari.

Questo tipo di tumore è uno dei più comuni in tutto il mondo, con circa 22.220 nuovi casi diagnosticati ogni anno solo negli Stati Uniti. I tassi d’incidenza globale specifici per Paese sono disponibili nel database dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si riscontra più comunemente in Asia orientale e in Europa orientale ed è due volte più frequente nei maschi rispetto alle femmine. In Italia si stima che ogni anno vengano diagnosticati 7.500 tumori allo stomaco nei maschi e 5.300 nelle femmine, cifre in diminuzione anche per il miglioramento nella diagnosi di alcuni fattori di rischio e per il riconoscimento di fattori di rischio dietetici e ambientali fra cui il fumo di sigaretta.

Tale tipo di tumore è provocato da una massa di cellule in crescita incontrollata, originatesi, nel 90% dei casi, dal rivestimento interno dell’organo, la mucosa. Il batterio dell’ulcera (Helicobacter pylori) favorisce lo sviluppo del tumore producendo un’infiammazione nociva per l’uomo. Gli esperti sono giunti a questa conclusione studiando i tessuti gastrici ottenuti da pazienti con cancro e da individui sani di controllo. Hanno visto che il batterio dell’ulcera determina l’attivazione di tutta una serie di proteine infiammatorie che a lungo andare tracciano la strada che conduce al cancro. Il processo infiammatorio dura anni e procede attraverso diversi stadi. L’infiammazione evolve verso la gastrite cronica, quindi verso l’atrofia gastrica (lesione precancerosa) e altri stadi patologici che sboccano nel cancro.

Purtroppo non è possibile identificare una singola causa. Fra i fattori di rischio, l’alimentazione ha un ruolo importante. Una dieta ricca di amidi, grassi e cibi conservati sott’olio, sotto sale o affumicati (che contengono nitriti e nitrati, precursori di cancerogeni come le nitrosamine) ne può favorire l’insorgenza, così come il consumo eccessivo di alcolici, che può contribuire alla trasformazione del tessuto gastrico in tumorale, ma non è stata dimostrata scientificamente una diretta correlazione tra questi fattori di rischio alimentari e la patologia. Il fumo di sigaretta è correlato a un aumento del 40% del rischio di sviluppare cancro dello stomaco e spesso si associa a neoplasie delle parti alte, come cardias ed esofago distale. È stato poi documentato che esiste una predisposizione familiare che contribuisce alla genesi della malattia: alterazioni a carico di alcuni geni sono causa dell’insorgenza di tumori in diversi organi, tra i quali lo stomaco. Altri fattori da ricordare, classificati come predisponenti, sono l’AIDS, l’ulcera peptica, il diabete mellito e la presenza di metaplasia intestinale.

Pubblicato nel mese di Dicembre 2018