di Arianna Tarquini
Definita anche come “l’arte del vivere bene”, la resilienza indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In ambito psicologico si usa questo termine per riferirsi alla capacità che le persone hanno di fronteggiare eventi stressanti o traumatici arrivando a riorganizzare la propria vita in maniera positiva anche di fronte alle difficoltà. La perdita di una persona cara o del lavoro, una malattia, un incidente o una separazione sono esperienze di vita in grado di alterare l’equilibrio di una persona, portando con sé vissuti emotivi forti, dolore, sensazione di impotenza e sopraffazione.
Chi è resiliente sperimenta le difficoltà ma non si lascia condizionare dalle avversità e si impegna per superare positivamente il dolore. L’emozione collegata all’evento traumatico viene vissuta come uno stato temporaneo e superabile. Vari studi hanno evidenziato che le persone che meglio riescono a fronteggiare le contrarietà della vita mostrano contemporaneamente tre tratti di personalità:
1. impegno: la persona è attiva, non è spaventata dalla fatica è attenta e vigile, ma non ansiosa e sa valutare le difficoltà realisticamente. Sa porsi degli obiettivi, per cui lottare e in cui credere. qualcosa da raggiungere
2. controllo: convinzione di poter dominare in qualche modo ciò che si fa o le iniziative che s i prendono, non sentirsi in balia degli eventi.
3. gusto per le sfide: ovvero la disposizione ad accettare i cambiamenti. La persona con questo tratto vede gli aspetti positivi delle trasformazioni e minimizza quelli negativi. Il cambiamento viene vissuto più come un incentivo a crescere.
Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. La resilienza va concepita come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto all’esperienza e ai vissuti e che presuppone comportamenti, pensieri ed azioni che possono essere appresi in qualunque momento. Impegno, controllo e gusto per le sfide sono tratti di personalità di cui si può avere consapevolezza e perciò possono essere coltivati e incoraggiati. Per migliorare il proprio livello di resilienza può essere d’aiuto focalizzare l’attenzione sulle esperienze del passato cercando di individuare le risorse che rappresentano i punti di forza personali. Fattori importanti per implementare il personale grado di resilienza possono essere:
• una visione positiva di sé ed una buona consapevolezza delle abilità possedute che dei punti di forza del proprio carattere;
• la capacità di porsi traguardi realistici e di pianificare passi graduali per il loro raggiungimento;
• adeguate capacità comunicative e di “problem solving”;
•una buona capacità di controllo degli impulsi e delle emozioni.
Pubblicato nel mese di Dicembre 2018