Storia Della Medicina

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Storia della Medicina

Di Giuliano Valeri
30° puntata
Il Morbo di “Parkinson”: la malattia che colpisce i “Grandi”.

 

A scorrere l’elenco dei Personaggi importanti colpiti dal cosiddetto “ Morbo di Perkinson” ( Giovanni Paolo II, Bresniev, Arafat, Hitler ecc.), si ha la netta impressione che il “successo” porti inevitabilmente all’abbinamento con l’aggettivo di “ sfigato”.

Infatti sembra che il Morbo colpisca preferibilmente individui di una certa età, apparentemente sani, ma soprattutto all’apice del loro successo.

Parkinson, che ha scoperto la malattia decretandone dettagliatamente i sintomi fin dal 1817, riteneva che fosse causata dalla “rivoluzione” industriale in Inghilterra ed al conseguente inquinamento atmosferico delle città. In realtà, anche dopo di lui e comunque a tutt’oggi, nessuno ha chiarito il meccanismo responsabile dei sintomi della malattia conosciuta come il “ Morbo di Parkinson”.

Chi era Parkinson. Nato nel sobborgo londinese di Hoxton Square nel 1755 e padre di ben sei figli, John Parkinson iniziò la sua attività di medico iniziando dalla politica: pubblicò, infatti, numerosi manifesti rivoluzionari con pseudonimo di “ Old Hubert”, diventando nel contempo membro di quasi tutte le società segrete di allora. Uscito indenne da un processo nel quale era stato accusato addirittura di far parte di una banda criminale che intendeva uccidere Re Giorgio III, Parkinson mandò tutti i suoi amici politici a quel paese e si rimise seriamente a fare il medico chirurgo.

Risale infatti al periodo 1799-1807 la sua più intensa produzione bibliografica ricca di consigli su come evitare di contrarre malattie per rimanere sani o sugli effetti di comportamenti pericolosi. Oltre a questa serie di banalità, Parkinson pubblicò anche libri molto più importanti: studi approfonditi sulla Gotta e sulle complicanze peritoniti che dell’appendice.

La svolta. La geniale intuizione di un medico altrimenti destinata a rimanere per sempre un illustre sconosciuto arrivò infine nel 1817: Parkinson, primo al mondo, pubblicò un lavoro su uno studio a lungo termine di Sei Casi di quella che lui descrisse come una forma di “ Paralisi Agitante”. I soggetti da lui studiati, soffrivano di una malattia caratterizzata da “ Tremore, Rigidità, Acinesia”.

60 anni di silenzio. La scoperta di Parkinson, contrariamente alle sue aspettative, non interessò nessuno e per lui non ci fu alcun riconoscimento ufficiale. Gelosia dei colleghi? Ignoranza? Disinteresse?.

Non si è mai saputo il perché del “ rumoroso silenzio” della “ Casta” nei suoi confronti, almeno da parte inglese. Al contrario fu un francese, il neurologo Jean Martis Charcot che, 60 anni dopo la morte del collega inglese, utilizzo l’espressione “ Maladie de Parkinson” richiamando nel contempo l’attenzione dei suoi allievi sul saggio “ An Essay on the Shaking Palsy. Oggi James Parkinson, il geniale scopritore della cosiddetta “ Paralisi Agitante”, viene ricordato ogni 11 aprile in occasione della “ Giornata Mondiale del Parkinson, indetta per la prima volta nel 1997 su iniziativa dell’Associazione europea Malattia di Parkinson ( EDDA) sotto il patrocinio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS).

Alla sua morte, avvenuta il 21 dicembre 1824 a soli 69 anni, qualcuno dei presenti alla cerimonia funebre svolta nel cimitero di St Leonard di Londra, ricordò, tra le altre cose, chi Parkinson era stato, un fervente sostenitore della Teoria “ Creazionista” sconfessando così tutte le scoperte “ sull’Evoluzione della specie che avrebbe scritto nel 1859 il suo illustre conterraneo Charles Roberto Darwin.

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