Per la popolazione che invecchia occorre adottare un nuovo paradigma basato sul mantenimento dello stato funzionale più che sulla cura della sola malattia. Nelle società del passato, fino a poche generazioni fa, la probabilità per un nuovo nato di arrivare a 65 anni era pari ad un terzo, mentre oggi è superiore al 90%. Il miglioramento continuo delle condizioni di vita e di salute ha reso sempre più comune arrivare ad un’età che in passato veniva raggiunta solo da una stretta minoranza della popolazione ed in condizioni spesso precarie.

Il progresso della medicina, le migliori condizioni di vita e dei livelli di scolarizzazione, hanno portato in Italia a vivere una vita più lunga e dunque contribuiscono a generare nuovi bisogni ed opportunità. Le cliniche alla longevità rappresentano una frontiera emergente nel campo della salute e del benessere, in quanto si concentra sul rallentamento del processo di invecchiamento e sulla promozione di una vita più longeva e sana.

Tra i servizi che si ritengono oggi più utili in una visione integrata della rete dei supporti che aiutano gli anziani a vivere una vita buona vi sono diversi modelli di cohousing, ovvero un modello abitativo nato in Scandinavia negli anni Sessanta del sec. XX e diffusosi successivamente nell’Europa del nord, in Australia, negli Stati Uniti e in Giappone, che combina l’autonomia dell’abitazione privata e la condivisione di spazi e servizi comuni da parte di un gruppo limitato di nuclei familiari. In questo caso si tratta di ambiti dove le persone anziane possono vivere conservando la propria libertà e privacy godendo di una struttura serena, dove prevale una precisa sensazione di miglioramento della qualità della vita rispetto alle condizioni abitative precedenti. La gestione infatti deve risolvere dei problemi, non solo quelli tecnici collegati alla gestione della struttura ma anche quelli futuri.

È evidente dunque l’esigenza di una ristrutturazione edilizia e di un ammodernamento tecnologico in campo sanitario. Per farlo bisogna utilizzare in modo efficace le risorse e evitare sprechi. Si parla in questo caso della missione 6 per l’edilizia del Pnrr: una sfida che rappresenta una concreta opportunità di superare l’inerzia dei decenni passati e che può portare alla realizzazione di molte opere al servizio dei cittadini per migliorare la qualità della vita e rendere più efficiente l’assistenza alle persone e la tutela dei più fragili. L’attenzione verso l’innovazione ed il miglioramento delle infrastrutture sanitarie in Italia si manifesta in due ambiti: l’espansione delle industrie farmaceutiche e l’evoluzione delle architetture per la salute. La strategia di investimento prevede partnesrship con terze parti che attivano accordi di vario genere al fine di sostenere buoni standard di vita alla fascia demografica più anziana. Per questo motivo sono necessari numerosi interventi di spesa pubblica: le pensioni per vecchiaia sono un presidio necessario ma anche gli investimenti in infrastrutture di sostegno sociale e medico (le strutture residenziali per gli anziani non autosufficienti per esempio). In conclusione, l’invecchiamento della popolazione causa inevitabilmente un aumento dei fabbisogni ed è un fenomeno che riguarda la società nella sua interezza.