Da anni le autorità europee cercano di soddisfare le nuove esigenze di salute dei pazienti promuovendo – anche attraverso la convalida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – l’ampia gamma di servizi offerti dalla telemedicina, ovvero intesa come televisita, che permette di interagire con la persona situata al proprio domicilio o in un’altra struttura rispetto al professionista; teleconsulto medico che permette a medici di assistenza primaria, specialisti e altri professionisti della salute di agire, pur a distanza, come un vero team; teleconsulenza medico sanitaria; teleassistenza; telemonitoraggio, inteso come la presa in carico delle persone con bisogni complessi che non necessitino di ricovero, al fine di prevenire precipitazioni dello stato di salute; telecontrollo e teleriabilitazione. I fondi complessivi messi a disposizione della Missione 6 del PNRR – Salute ammontano a 19,6 miliardi di euro: di questi, 1 miliardo di euro sarà investito nello sviluppo della componente telemedicina. In tale contesto, l’Italia ha adottato il proprio modello per lo sviluppo dell’assistenza territoriale al fine di definire gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi delle strutture dedicate. Tramite i provvedimenti in atto, l’Italia si prefigge l’obiettivo di avvicinarsi alla comunità e rinsaldare i principi di universalità, uguaglianza ed equità sui quali si fonda il SSN.
L’adozione di tecniche e strumenti di telemedicina possono contribuire a migliorare in modo significativo diversi aspetti dell’assistenza sanitaria offrendo equità di accesso all’assistenza sanitaria, qualità dell’assistenza e continuità delle cure, efficacia, efficienza, appropriatezza delle cure e non meno importante, contenimento della spesa.
Tra gli strumenti scelti, l’implementazione del settore nel 2023 ha visto un valore di 250 milioni di euro e coinvolto due terzi delle aziende sanitarie italiane attivando applicazioni e forme digitali dei propri sistemi. La telemedicina rappresenta un approccio innovativo della pratica sanitaria, che consente l’erogazione di servizi a distanza attraverso l’uso di dispositivi digitali, software, rete internet e di telecomunicazione. Se da una parte risulta evidente l’esigenza di una sempre maggiore implementazione dei suoi strumenti, rimangono diverse criticità: è ancora presente una larga parte della popolazione non abituata all’utilizzo delle tecnologie disponibili; le soluzioni tecniche presenti non sono ancora consolidate in maniera completa; non è ancora presente una piattaforma comune sul territorio nazionale in grado di fornire ai professionisti sanitari ed ai pazienti strumenti tecnologici condivisi.
La telemedicina, per poter garantire equità, accessibilità e tempestività, deve essere collocata all’interno di una logica di sistema, basata su una chiara strategia nazionale, regionale ed aziendale che si interfacci con tutti gli operatori sanitari ed i pazienti. Alcune esperienze virtuose posso contribuire alla diffusione ed alla usabilità di tale innovazione tecnologica; ci si riferisce alla partecipazione per esempio di associazioni di volontariato che possono supportare i pazienti sia per il cambiamento culturale che per il supporto tecnologico. Tali realtà possono inoltre far emergere ulteriori bisogni nel processo di cura ed eventuali incoerenze nei processi attuali.
E’ necessario dunque potenziare le politiche multisettoriali di promozione della salute, valorizzandone i benefici derivante dalla collaborazione tra settori diversi, al fine di ridurre i costi elevati e le inefficienze degli interventi di singoli settori, assicurando la gestione delle risorse finanziarie sulla base delle priorità associate ai risultati sanitari. È importante creare dunque un sistema informativo integrato nazionale per l’acquisizione, l’analisi e la gestione di dati e modelli correlati allo stato di salute della popolazione. In questo contesto, è opportuno implementare piani di intervento su specifici siti di interesse nazionale ed operare in comunione con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità.
Il bisogno di salute della popolazione è progressivamente aumentato negli ultimi anni, in virtù dell’aumento dell’età media dei cittadini e della cronicità di alcune patologie. I precorsi sanitari offerti dal territorio e nella situazione attuale, invece, non sono in grado di dare una risposta adeguata a tale necessità. Ecco l’importanza di uno sviluppo sano ed articolato della telemedicina.