Nelle società industrializzate le malattie cardiovascolari sono in costante aumento; fattori socio-ambientali (fumo, sedentarietà, eccesso ponderale, stress, smog) ma anche patologie ancora oggi non adeguatamente trattate come l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e le dislipidemie contribuiscono fortemente ad incrementare l’incidenza di patologie quali infarto del miocardio, ictus, arteriopatia periferica.
Inoltre, i progressi diagnostico-terapeutici effettuati negli ultimi decenni hanno contribuito significativamente a ridurre la mortalità legata agli eventi cardiovascolari acuti, aumentando così l’età media della popolazione ed il numero complessivo di pazienti affetti da cardiopatia.
Tali variazioni epidemiologiche hanno richiesto uno sforzo sempre maggiore alla classe medica, che ha dovuto adattarsi all’aumento della domanda, pur senza poter incrementare le risorse disponibili. In tale impegno la tecnologia è venuta di supporto alla scienza medica, dando origine ad una nuova branca della medicina, la telemedicina: si tratta della applicazione delle tecnologie di telecomunicazione a fini diagnostici, terapeutici e per il monitoraggio dei pazienti. La telecardiologia è una delle più sviluppate branche della telemedicina e nasce con l’obiettivo di creare un diretto e rapido collegamento tra paziente e cardiologo di fiducia, medico di medicina generale o di altra branca e specialista cardiologo.
Ed allora vediamo nella pratica quali sono le più comuni applicazioni della telecardiologia.
Nell’ambito della gestione del paziente con insufficienza cardiaca cronica, paziente complesso e vulnerabile, sempre a rischio di nuovi eventi acuti, il continuo monitoraggio attraverso sistemi di remote patient management, ha permesso di ridurre il tasso di ospedalizzazioni, attraverso un continuo adattamento delle strategie terapeutiche alla clinica del paziente stesso, intervenendo precocemente, prima della comparsa di alterazioni emodinamiche tali da richiedere una gestione nosocomiale. Attraverso i sistemi end to end il paziente è sempre connesso, direttamente dalla propria abitazione, al cardiologo di fiducia, che in tempo reale monitorizza i segni vitali, in modo invasivo, attraverso ICD con sensori di impedenza, o non, e può informarsi circa le variazioni dei sintomi, per un continuo counseling clinico. Una recente metanalisi ha mostrato come tale sistema sia efficace nel controllo del tasso di ospedalizzazione e della mortalità .
La telecardiologia assume, inoltre, un ruolo cruciale nella corretta applicazione pratica delle linee guida relative alle sindromi coronariche acute, che indicano la necessità di una esecuzione e corretta interpretazione dell’elettrocardiogramma entro 10 minuti dal primo contatto medico. Non sempre il personale coinvolto nella gestione delle emergenze ha competenze adeguate e la telecardiologia ci viene in supporto, attraverso la possibilità di una refertazione a distanza dell’elettrocardiogramma da parte dello specialista cardiologo, con una ottimizzazione dei tempi per l’adeguata gestione terapeutica.
Applicazioni della telecardiologia rientrano anche nella diagnosi e nella gestione del paziente con palpitazioni, che attraverso l’utilizzo di fasce toraciche o magliette dotate di sistemi di monitoraggio e trasmissione, possono ricevere un registrazione elettrocardiografica continua.
Inoltre la telecardiologia diventa un sistema di integrazione delle conoscenze, permettendo una rapida ed efficace comunicazione tra medici e creando, nelle strutture più all’avanguardia dei centri di riferimento, cui gli ospedali più periferici o i singoli operatori sanitari che operano sul territorio possono attingere, a tutto vantaggio del paziente. Tali metodiche consentono di effettuare consulenze ed orientare la diagnosi, con il supporto di un collega più esperto in una data area, rispondendo alla tendenza che esiste oggi in sanità di creare punti di riferimento sempre più adeguati ad affrontare le complesse problematiche che la pratica medica pone.
In definitiva, anche se l’impatto economico per la dotazione dei sistemi di telecardiologia può scoraggiare la diffusione degli stessi, a lungo termine il vantaggio ricompensa, non solo in termini di ottimizzazione della gestione del paziente, ma anche da un punto di vista prettamente finanziaro, come conseguenza della riduzione del numero di riospedalizzazioni e della durata media dei ricoveri.
Tenendo conto di questi scenari, il gruppo di Cardiologi, che opera presso la Clinica Villa Margherita di Roma, ha realizzato un centro di cura delle malattie cardiovascolari a 360°. Infatti, oltre alla diagnostica clinica strumentale invasiva e non, è già operativo un servizio di telecardiologia che svolge attività di refertazione a distanza per cooperative di medici di famiglia e per farmacie dei seguenti esami strumentali: Elettrocardiogramma, Registrazione elettrocardiografica e registrazione pressoria delle 24 ore secondo Holter. Uno degli obbiettivi prioritari del gruppo è quello di ampliare e sviluppare il servizio di telecardiologia in tutti settori sopradescritti, grazie al coinvolgimento, in qualità di direttore scientifico, del Prof. Francesco Fedele, che da molti anni si interessa di telecardiologia ed ha svolto attività di formazione e informazione in tal senso sia durante la presidenza della Società Italiana di Cardiologia sia attualmente con la presidenza della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus.