prof. Paolo Palombi |

L’aumento della età media ha comportato la conseguente domanda di richiesta funzionale da parte della popolazione anziana dedita ad attività ludico sportive; in particolare assistiamo alla crescente richiesta delle persone che non intendono rinunciare alla frequentazione di hobby o sport una volta non pensabili alla portata di individui della terza età. A tal fine si è mossa la ricerca medica per ottenere dei modelli e delle forme protesiche che possano realizzare nel Paziente operato un range di movimento tale da consentire performances sportive del tutto simili a quelle di un individuo sano.

La protesizzazione di un’anca o di un ginocchio comportava in passato una riduzione della articolarità, oggi nettamente migliorata, grazie ad accorgimenti tecnici che, giocando sulla forma e lunghezza del collo nella componente femorale dell’anca o nella curvatura dei condili nella protesizzazione del ginocchio riescono ad ottenere risultati funzionali praticamente sovrapponibili a quelli fisiologicamente normali.

La restituzione allo sport di un Paziente,anche se anziano, costituisce un obiettivo primario per il ritorno all’equilibrio psicofisico e al conseguente raggiungimento di una migliore qualità di vita.

Quando diventa necessario applicare una protesi?

Quando l’articolazione si è deteriorata al punto che non esiste alcun altro espediente terapeutico per migliorarne la funzionalità.

A quale età si può impiantare una protesi?

Normalmente si cerca di applicare un impianto protesico nell’età matura possibilmente dopo i 60 anni , ma esistono casi estremi in cui siamo costretti a protesizzare anche in età inferiori; in quel caso utilizziamo protesi particolari adatte a soggetti più giovani.

Può un sessantenne riprendere a praticare attività sportive di un certo impegno?

Sicuro, molti Pazienti riprendono a sciare, a giocare al calcio , a tennis e tanti altri sport dinamicamente impegnativi.

Che durata può avere una protesi d’anca o di ginocchio? 

Una volta la sopravvivenza di un impianto era limitata dall’usura dei materiali in particolare del polietilene, ma dopo l’avvento di nuove composizioni chimiche nella produzione di questa componente , la sopravvivenza dell’impianto è migliorata al punto che in un Paziente di età matura si può ragionevolmente prevedere di non avere la necessità di eventuali revisioni del futuro.

Quanto tempo occorre al chirurgo per impiantare una protesi, e quale tipo di anestesia viene utilizzata?

Per l’applicazione di una protesi d’anca o di ginocchio solitamente necessita circa un’ora di intervento e l’anestesia abitualmente e’di tipo spinale o epidurale non necessitando di anestesia generale.

Dopo quanti giorni dall’intervento si può camminare? 

Se le condizioni generali del Paziente lo permettono, abitualmente si può iniziare la deambulazione assistita già dopo un giorno con l’aiuto di un fisioterapista.

Grazie Professore per la sua disponibilità e chiarezza.