di Arianna Tarquini
Gli uomini si ammalano di tumore più delle donne, 192 mila nuovi casi l’anno: dai tumori alla prostata a quelli al polmone o al testicolo, gli uomini si ammalano e muoiono più di cancro rispetto alle donne. Si stima che in Italia dei 369.000 nuovi casi di tumore maligno, il 52% venga diagnosticati in persone di sesso maschile, ovvero 192mila ogni anno. È nata da qui la Prima Giornata Nazionale Prevenzione Uomo lanciata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Lilt, tenutasi a Roma il 14 giugno scorso.
Controlli gratuiti, distribuzione di opuscoli per diffondere la cultura della prevenzione. Nella popolazione maschile il tumore prevalente (escludendo i tumori della cute non melanomi) è il tumore della prostata che rappresenta il 19% di tutti quelli diagnosticati. A tale patologia seguono il tumore del polmone (15%), del colon-retto (13%), della vescica (11%) e dello stomaco (4%). L’incidenza però è influenzata anche dall’età. In persone sotto i 50 anni, il tumore più frequente è rappresentato dal cancro del testicolo (12%). Invece, nella fascia di età 50-69 anni i tumori più frequenti sono quelli della prostata (22%), del polmone (15%), del colon-retto (13%), della vescica (10%).
La prevenzione e la diagnosi precoce oggi guariscono oltre il 60% dei casi di cancro. Intensificando le campagne di sensibilizzazione si può arrivare ad una guaribilità superiore all’80%. Bisogna informare gli uomini, che molto spesso considerano queste tematiche un tabù e sottovalutano l’importanza della prevenzione. Ogni anno sono 36mila i tumori alla prostata. Gli esperti chiedono screening accurati e regolari.
Il numero dei malati in Italia è raddoppiato negli ultimi dieci anni, mentre è diminuita la mortalità. Occorre offrire screening gratuiti a tutti gli uomini dopo i 50 anni. Attualmente gli screening gratuiti di massa sulla popolazione offerti dal Sistema Sanitario sono disponibili solo per il cancro del colon, del seno e della cervice uterina. Per quanto riguarda la prostata andrebbero introdotte visite urologiche, ecografie e Psa (Antigene Specifica Prostatica). Quest’ultimo esame unito agli altri, aiuta a individuare sul nascere il tumore.