di Arianna Tarquini
Il Ministero della Salute ha rivolto particolare attenzione alla salute mentale e alla lotta al pregiudizio sul disagio mentale. In occasione del quarantennale della Legge Basaglia ha lanciato una campagna rivolta ai sindaci italiani per la diffusione sul territorio di una corretta informazione volta a superare la discriminazione e a favorire l’inclusione. L’occasione è stata l’Assemblea annuale dell’ANCI di Rimini tenutasi dal 23 al 25 ottobre 2018 in cui il Ministero della salute ha lanciato un appello ai Sindaci italiani riuniti affinché sensibilizzino il territorio contro lo stigma, veicolando una corretta informazione.
La legge Basaglia ha cambiato il paradigma dell’approccio alla malattia psichiatrica, ponendo le basi per la chiusura dei manicomi, istituzioni chiuse da cui era molto difficile uscire e, fino ad allora, unica risposta terapeutica per i pazienti psichiatrici. Dal 1978 sono nati molti modelli virtuosi di presa in carico in quanto ci si è resi conto dell’importanza di certi argomenti e si è iniziato a trattare la salute mentale come un capitolo importante del sistema sanitario italiano. L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala come vera emergenza del futuro proprio la salute mentale e sottolinea l’enorme responsabilità dei servizi psichiatrici e dei loro operatori.
È necessario un cambiamento culturale per accettare la malattia mentale come possibilità esistenziale delle persone, accettando la diversità che rende unico ogni individuo. L’ultimo Rapporto sulla salute mentale evidenzia i seguenti dati relativi all’anno 2016:
– gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici ammontano a 807.035
– i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno di rilevazione con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 349.176 unità
– gli utenti di sesso femminile rappresentano il 54% dei casi
– il 66,9% dei pazienti sono al di sopra dei 45 anni
– le prestazioni erogate dai servizi territoriali ammontano a 11.860.073
– sono state registrate 108.847 dimissioni dalle strutture psichiatriche ospedaliere pubbliche e private per un totale di 1.382.719 giornate di degenza
L’obiettivo della campagna lanciata dal Ministero della Salute è stata la sensibilizzazione dei primi cittadini e delle istituzioni su un corretto approccio nei confronti del disagio mentale, per superare il pregiudizio e favorire l’inclusione. La persona affetta da disturbi mentali non deve subire discriminazioni, né tantomeno essere relegata ai confini della vita sociale, ma deve essere accettata ed inclusa. L’iniziativa di comunicazione è rivolta ai sindaci in quanto vettori di iniziative correlate al benessere psicosociale dei cittadini e primi attori nel coinvolgimento delle diverse figure di pertinenza.
La campagna di sensibilizzazione si è articolata in due fasi: supporto nella collaborazione tra sindaci ed ANCI (Associazione nazionale Comuni Italiani) e sottoscrizione di un impegno a veicolare sul loro territorio i materiali informativi che il ministero della Salute ha messo a disposizione. L’intenzione è Coinvolgimento dei primi cittadini nel veicolare e capillarizzare la corretta informazione sul disagio mentale per contrastare lo stigma e favorire l’inclusione.
Pubblicato nel mese di Novembre 2018