di Arianna Tarquini

Omega 3 e cacao possono aiutare a frenare la perdita della vista. Per cercare di tamponare lo stress ossidativo, responsabile della produzione di radicali liberi, che porta anche danni visivi come cataratta, glaucoma, maculopatia, una delle soluzioni può essere proprio la nutraceutica, basata su sostanze alimentari che si trovano in natura e che, concentrate in capsule o pillole, forniscono benefici. Studi condotti su animali hanno dimostrato che una dieta ricca di acidi grassi omega-3 produce una riduzione della pressione intraoculare e un aumento del deflusso di umor acqueo, suggerendo che una corretta dieta alimentare potrebbe rappresentare un fattore importante nella prevenzione oftalmica.

Il cioccolato prodotto a partire dai semi di Theobroma cacao è considerato un alimento in grado di apportare all’organismo sostanze nutritive capaci di produrre un effetto biologico positivo. I glucidi, i protidi e i lipidi in esso contenuti rappresentano un pool ad alto valore nutrizionale e sono indicati per gli sportivi e per i soggetti astenici. Nel cacao è presente anche una piccola percentuale di caffeina, circa il 20% di quella contenuta nei semi del caffè, ed è pertanto difficile che questo alimento-farmaco possa provocare irritabilità, nervosismo o insonnia.

Oltre ai noti utilizzi in ambito culinario, al cacao sono attribuite anche interessanti proprietà fitoterapiche. Più precisamente, alla teobromina contenuta nella pianta vengono ascritte attività diuretica, vasodilatatrice e broncodilatatrice. È anche in grado di esercitare un’azione stimolante nei confronti del muscolo cardiaco. I polifenoli contenuti all’interno dei semi di cacao, invece, hanno dimostrato di possedere spiccate proprietà antiossidanti.

Diversi studi sono stati condotti in merito, dai quali è emerso che oltre ad essere notevoli agenti antiossidanti, questi polifenoli sono anche dotati di un’attività antinfiammatoria. Tale attività viene esplicata attraverso un meccanismo d’azione che interferisce con la produzione di citochine pro-infiammatorie. Nella medicina popolare, i semi di cacao vengono impiegati per il trattamento di infezioni intestinali e diarrea. Inoltre, i semi della pianta trovano impiego anche come rimedio per regolarizzare la funzionalità tiroidea e come rimedio stimolante e secretolitico. I tegumenti dei semi di cacao, invece, vengono impiegati dalla medicina tradizionale all’interno di preparazioni per il trattamento di diabete e di disturbi epatici e renali.

Il cacao viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può facilmente reperire sotto forma di granuli. In quest’ambito, il cacao viene impiegato in caso di disturbi quali ansia, stress, lieve depressione e per il trattamento di disturbi epatici e renali associati all’obesità. La dose di rimedio omeopatico da assumere può essere differente fra un individuo e l’altro, anche in funzione del disturbo che si deve trattare e del tipo di diluizione omeopatica che si vuole utilizzare.

Interessanti risultati anche dalle catechine del cacao: vari studi hanno dimostrato che possono migliorare il flusso sanguigno alla retina e al cervello. A livello mondiale si studiano da tempo gli effetti protettivi delle catechine in ambito cardiovascolare; proprio per questo l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha raccomandato l’introduzione di dieci grammi al giorno di cioccolato fondente al 75% come potenziale prevenzione a livello cardiovascolare.

Il cacao, nello specifico quello amaro, è ricco di sali minerali tra cui prevalgono magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro, zinco, rame, manganese, selenio e sodio. Anche a livello di calorie non ci delude: se ne mangiamo 40 grammi non superiamo le 226 calorie. Non è sconsigliato a chi è a dieta ma ai bambini sotto i tre anni sì, visto che potrebbero avere reazioni allergiche. Anche chi soffre di ipertensione e nervosismo il cacao amaro potrebbe fare un effetto simile a quello della caffeina, chi ha problemi di stitichezza e di emorroidi è meglio che non esageri con le dosi di cioccolato perché i tannini che contiene hanno proprietà astringenti.

Tra tutti i tipi di cacao e di cioccolato, quello amaro resta il migliore per chi è a dieta, visto che quello al latte ha una aggiunta di latte e di zucchero e quello bianco è composto esclusivamente da burro di cacao, latte e zucchero. A chi soffre di diabete questo alimento non è bandito ma è necessario che sia consumato con misura e controllando che sia di massima qualità in modo risultare trattato con sostanze poco adatte alla patologia.

Pubblicato nel mese di Giugno 2018