di Arianna Tarquini

I bambini ed i dispositivi digitali. Negli Stati Uniti il 92% dei bambini inizia a usarli già nel primo anno di vita e all’età di due anni li utilizza giornalmente. In Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori e sono troppo spesso permissivi: il 30% dei genitori usa lo smartphone per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita. Per questo si è deciso di vietare smartphone e tablet prima dei due anni di vita, durante i pasti e prima di andare a dormire. Il divieto arriva per la prima volta dalla Società italiana di Pediatria, che attraverso un documento ufficiale declina l’uso di questi dispositivi nelle mani dei bambini, limitandone l’uso a massimo un’ora o due ore al giorno.

Numerose sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neuro-cognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli. Nessuna criminalizzazione delle tecnologie digitali, ma gli esperti preferiscono la salute psicofisica dei bambini e non possono trascurare tutti i rischi di un’esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet.

I genitori devono essere in grado di trovare dei modi alternativi per intrattenere e calmare i propri bambini, dando il buon esempio e limitandone l’utilizzo. L’utilizzo precoce dei dispositivi digitali potrebbe interferire con lo sviluppo cognitivo dei bambini, perché questi hanno bisogno di un’esperienza diretta e concreta con gli oggetti in modo da affinare il pensiero e la capacità di risolvere i problemi.

La maggior parte delle applicazioni non è strutturata per un’interazione a due tra bambino e genitore e una elevata quantità di tempo passato davanti allo schermo è correlata a scarso profitto in matematica, a bassi livelli di attenzione e anche a minori relazioni sociali con i coetanei.

Secondo studi recenti, l’uso di questi strumenti elettronici durante l’infanzia è associato all’aumento del peso corporeo, a problemi comportamentali, a cefalea e dolori muscolari a collo e spalle. Possono inoltre interferire con la qualità del sonno (per via delle sollecitazioni causate da contenuti stimolanti e dall’esposizione alla luce dello schermo. L’esposizione a tablet e smartphone può interferire anche con la vista, causare secchezza e bruciori oculari e portare ad una tipologia di strabismo.

L’incidenza riguarda anche un’alterata percezione dei suoni, con possibili interferenze nello sviluppo del linguaggio, nella socializzazione, nella comunicazione e nell’interazione con gli altri bambini.

Pubblicato nel mese di Maggio 2018