Arriva l’autunno: i cibi che ci aiutano a combatterlo

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di Arianna Tarquini

L’autunno come ogni anno che arriva, porta con sé qualche difficoltà di adattamento. Si parla appunto di “mal d’autunno” che colpisce 2 italiani su 10. Tutto si può superare banalmente scegliendo cosa portare in tavola e cosa magiare quotidianamente. Un aiuto prezioso, ad esempio, viene dalle Vitamine del gruppo B, dalla C e la E che preparano il corpo a ricevere i primi freddi e l’aumento dell’umidità.

In particolare, è stato dimostrato come le vitamine del gruppo B aiutino l’umore. Esiste una stretta relazione infatti tra cibo ed umore e determinati alimenti hanno un forte potere riequilibrante. I cibi giusti sono quelli ricchi di vitamine del gruppo B, soprattutto la B12, che hanno un’azione energizzante sia per il corpo che per la mente. Per questo i medici consigliano in questo periodo di mangiare uova, formaggi stagionati come parmigiano, provolone e groviera, yogurt, latte e mozzarelle.

Sono d’aiuto anche i cibi ricchi di triptofano, un precursore della serotonina, l’ormone che regola il nostro umore. Si tratta nello specifico di un amminoacido presente nella maggior parte delle proteine che assumiamo con gli alimenti e che migliora umore, concentrazione e memoria. Ha un effetto positivo sullo stress, perché in presenza di vitamine del gruppo B, di carboidrati e di ferro, aumenta la produzione della serotonina. La pasta, per esempio, è una buona fonte di energia.

Nel menù autunnale non possono mancare neppure gli alimenti ricchi di vitamina C: essa aumenta la resistenza alle infezioni, facilita l’assorbimento del ferro, favorisce la formazione del collagene ed ha un’azione antiossidante, depurativa e antinvecchiamento. Gli alimenti che ne sono più ricchi sono tutti i tipi di cavoli, i broccoli, i peperoni, gli spinaci e gli agrumi.

L’importanza anche della vitamina E: nota come tocoferolo, fa parte del gruppo delle vitamine liposolubili. Di solito viene accumulata nel fegato e non è dunque necessario assumerla con regolarità attraverso i cibi. Il corpo, infatti, la rilascia a piccole dosi appena il suo utilizzo diventa necessario. L’apporto massimo giornaliero consigliato è di 36 mcg. È utile nel cambio di stagione perché è un prezioso antiossidante cellulare quindi aiuta a rallentare i radicali liberi e l’invecchiamento.

Un concentrato di macro e micronutrienti è rappresentato anche dai semi oleosi. Le fonti naturali di vitamina E sono in primo luogo nocciole, mandorle, noci e pinoli. Sono ricchi in fibre, acidi grassi essenziali a lunga catena. Contengono minerali come magnesio e potassio e oligoelementi in traccia. Un vero concentrato di macro e micronutrienti molto utili soprattutto se mangiati 5-6 pezzi al giorno. Anche l’avocado è ricco di vitamina E oltre che di grassi monoinsaturi, gli stessi dell’olio extravergine di oliva, essenziali per l’organismo. Oltre al classico accostamento con il salmone in insalata si consiglia anche a colazione: pane integrale tostato con mezzo avocado e semi di girasole e sesamo costituiscono un pasto ideale.

Uno sprint in più può arrivare anche dai sali minerali. Il ferro, per esempio, aiuta a contrastare la stanchezza, mentre il potassio è utile per il benessere del cervello e per l’equilibrio della pressione sanguigna. Il magnesio aiuta ad affrontare i periodi di tensione. Si trovano regolarmente nella frutta secca (ricca di magnesio) e nelle patate dolci che hanno tanto potassio ma anche tracce di calcio, sodio, zinco e magnesio.

Pubblicato nel mese di Settembre 2018

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