di Dott.ssa Daniela La Porta
L’obiettivo di questo articolo sarà capire se l’ansia è solo una nostra nemica o se ha una sua ragione di esistere e se possiamo iniziare a pensare a lei anche i termini positivi.
CHE COSA SI INTENDE PER ANSIA FUNZIONALE?
Comunemente pensiamo all’ansia come un ad un fenomeno negativo; questo non è sempre vero dal momento che l’ansia rappresenta uno “stato di attivazione fisiologico e comportamentale” utile ai fini della sopravvivenza della specie. Come abbiamo visto nel primo articolo l’ansia è una reazione universale caratterizzata da sintomi come tremore, sudore e palpitazione. E’ una reazione fisiologica dell’organismo la cui funzione è segnalare la necessità di mobilitare risorse interne e motivare all’azione: in questo senso è ‘funzionale’.
Tre funzioni dell’ansia
1. Ci dà l’energia per affrontare le piccole o grandi sfide della nostra vita
In ogni esame, competizione o situazione in cui siamo messi alla prova è normale provare ansia e se non provassimo ansia oltre a riconsiderare il valore che diamo a quell’evento non riusciremmo a non dare il meglio di noi stessi.
Numerosi studi condotti sulla relazione fra prestazione e ansia hanno infatti evidenziato che aumentando il livello di attivazione, la prestazione migliora purché il livello di attivazione non sia troppo elevato perché in tal caso la prestazione peggiorerebbe (curva di attivazione di Yerkes e Dodson 1908).
2. L’ansia ci fornisce importanti informazioni sulle situazioni che non ci danno benessere
A volte ci capita di non sentirci a nostro agio ma di non riuscire a mettere a fuoco la causa di quella sensazione negativa. Alcune volte il nostro malessere deriva dal fatto che non abbiamo il coraggio di dire ciò che pensiamo o dal fatto che non riusciamo a dire di no. Altre volte dovremmo ‘solo’ comprendere che stiamo vivendo una situazione in cui dobbiamo accettare qualcosa che non ci piace e preparare dentro noi stessi una strada o una strategia alternativa più adatta a noi.
L’ansia ci fornisce importanti segnali per capire che una situazione non da benessere e di conseguenza per attivarci in modo da modificare noi stessi e le situazioni che non ci fanno stare bene.
3. L’ansia ci può guidare nel mettere in atto le strategie migliori al fine di condurci a un risultato
In tutte le situazioni in cui ci accingiamo a prendere una decisione o a cercare di raggiungere un certo obiettivo l’ansia ci indica innanzitutto che ciò̀ stiamo facendo è importante per noi, ci aiuta ad individuare i pericoli o ci ricorda gli errori commessi.
‘Tra un mese ho una importante scadenza di lavoro. I tempi sono davvero stretti… provo sensazioni di forte preoccupazione… mi rendo conto che l’ultima volta abbiamo un po’ sofferto per giungere in tempo alla consegna del lavoro…’
L’ansia che provo mi sta dicendo che per questa scadenza devo fare qualcosa di diverso rispetto alla volta scorsa allo scopo di portare avanti il lavoro con una tempistica più adeguata, lavorare in una condizione di maggiore benessere e quindi in maniera più produttiva…
Anche in questo caso è fondamentale che l’ansia rimanga entro certi limiti oltre i quali la conseguenza può essere restare bloccati o commettere ancora più errori di quelli commessi in passato.
Tenere a mente questi aspetti ci aiuterà a capire che l’obiettivo non è azzerare l’ansia ma gestirla.
Dott.ssa Daniela La Porta
Psicologa e psicoterapeuta
Cell: 349-1251301
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Pubblicato nel mese di Maggio 2018