di Arianna Tarquini

I bambini italiani sono fra i più obesi in Europa. Nel mondo, si calcola che nel 2045 un bambino su 4 sarà sovrappeso. Se non si correrà ai ripari, in meno di trent’anni, un quarto delle persone sarà obeso. L’allarme viene dall’European Congress on Obesity di Vienna e riguarda i paesi di tutti i continenti, compresa l’Italia. Di pari passo con il peso, ricorda l’analisi, cresceranno le malattie legate all’obesità, a cominciare dal diabete di tipo 2, e i costi per i servizi sanitari. Lo scorso anno il 14% della popolazione era obesa e il 9% aveva il diabete di tipo 2.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia speciale dell’ONU per la salute, fondata nel 1946 con sede a Ginevra, è governata da 194 stati membri attraverso l’Assemblea mondiale della sanità (World Health Assembly – WHA). È un soggetto di diritto internazionale, vincolato da tutti gli obblighi imposti nei suoi confronti da norme generali consuetudinarie, dal suo atto istitutivo o dagli accordi internazionali di cui è parte. L’obiettivo dell’OMS è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. È membro del Gruppo per lo sviluppo delle Nazioni Unite.

Sulla base dei dati dell’OMS degli ultimi anni nello studio sono state fatte le proiezioni al 2045, ottenendo un valore rispettivamente del 22% per gli obesi e del 14% per i diabetici. Questi numeri sottolineano la sfida in materia di problemi medici che il mondo deve affrontare, oltre agli elevati costi per i sistemi sanitari.

Il fenomeno riguarderà anche i paesi occidentali, ha sottolineato lo studio. Negli Usa ad esempio si passerà, dal 39% di obesi del 2017 al 55%, con il diabete che passerà dal 14% al 18%. L’Italia vedrà una prevalenza dell’obesità, che lo scorso anno era del 26,3%, che arriverà al 36,9%, mentre il diabete arriverà al 12,1% dal 10,1%. I bambini italiani sono tra i più grassi d’Europa: l’Italia ha il maggior tasso di obesità infantile tra i maschi (21% pari merito con Cipro) mentre il 42% dei maschi è obeso o in sovrappeso (solo Cipro fa peggio con il 43%). Le bambine italiane hanno inoltre uno dei tassi più alti di obesità e sovrappeso, il 38%. Numeri pesanti, anche se i dati vedono un trend in discesa.

Un possibile rimedio per invertire il trend, affermano due ricerche, potrebbe venire dalla dieta vegetariana. Le ricerche della Erasmuc MC Rotterdam e del centro di ricerca Nestlé a Losanna hanno coinvolto 9.641 individui adulti di mezza età seguiti mediamente per 26 anni. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a questionari alimentari ed è stato assegnato loro un punteggio tanto maggiore quanto minore era il loro consumo di prodotti di origine animale (carne, latticini e pesce), in favore di prodotti di origine vegetale. Ogni 3-5 anni l’intero campione è stato visitato per valutarne peso, massa grassa, girovita e altri parametri corporei. È emerso che la sana abitudine di sostituire prodotti di origine animale con frutta e verdura protegge dall’aumento di peso con effetti a lungo termine fino alla vecchiaia.

Pubblicato nel mese di Aprile 2018